L’attività di consulenza può essere considerata a 360 gradi, come un contributo delle conoscenze psicologiche del professionista nei confronti della persona, del gruppo o dell’organizzazione. Il counseling (o counselling, all’inglese), può essere rivolto a persone che hanno un problema da risolvere e non necessariamente un disturbo – ad es. un conflitto con un collega o un familiare, una scelta difficile da compiere nella propria vita, una difficoltà a gestire aspetti della propria vita quotidiana, delle proprie abitudini e dei propri impegni. Molti professionisti, ad es., possono aver bisogno di migliorare le loro capacità comunicativa, oppure il loro modo di parlare in pubblico.

L’attività di consulenza si può estendere poi ai gruppi ed alle organizzazioni che hanno necessità di avvalersi del contributo di figure psicologiche per rivedere alcuni aspetti organizzativi – pensiamo ad es. all’aspetto dello stress lavoro correlato, migliorare il clima aziendale, sviluppare abilità comunicative e relazionali tra i loro dipendenti atte a ridurre la conflittualità e ad aumentare il lavoro in team.

Il dott. Franceschina ha inoltre svolto più volte l’attività peritale, in ambito civile e penale, di norma in qualità di consulente di parte (CTP), in modo particolare nelle cause di separazione e divorzio – e conseguentemente spesso riguardanti l’aspetto dell’affidamento dei figli – e nelle cause riguardanti la manipolazione e le truffe che non di rado coinvolgono persone anziane. In quest’ultimo caso, una attenta valutazione cognitiva e neuropsicologica può aiutare a comprendere se la persona manipolata presenti degli indicatori che dimostrino una ridotta capacità di libera scelta e di autodeterminazione, tali da configurare una vera e propria circonvenzione.